E’ più prevedibile la musica di Mozart o di Bach? Il nuovo sorprendente studio che risponde al quesito.
Quando si parla della Storia della Musica, non si possono non citare questi due nomi: Wolfgang Amadeus Mozart e Johann Sebastian Bach. Entrambi hanno lasciato ai posteri opere meravigliose, tutt’oggi in grado di allietare i sensi di chi le ascolta, oltre ad offrire materiale di studio agli esperti del settore.

Recentemente, i due sono stati i protagonisti di un particolare studio, partito proprio dalla teoria di Leonard Meyer; il compositore sosteneva che la musica suscita emozioni grazie all’aspettativa che crea in noi, e se alla fine questa viene soddisfatta o meno. Su queste considerazioni, un team di ricercatori ha di recente condotto uno studio per calcolare la previdibilità di un brano musicale.
Il team ha utilizzato metodi scientifici per scoprire se esistono differenze anche tra compositori dello stesso genere: i risultati sono interessantissimi e sono stati pubblicati su Nature Communications. Chi è più prevedibile tra Mozart e Bach?
Lo studio scientifico sulla previdibilità della musica: le risposte su Mozart e Bach
Per quanto riguarda la musica classica, sono state notate delle differenze fra Mozart e Bach; stando ai risultati dell’analisi, i brani di Johann Sebastian Bach creano una maggiore aspettativa rispetto a quelli di Wolfang Amadeus Mozart, che invece sono molto più “prevedibili” e quindi di conseguenza, almeno dati alla mano, dovrebbero suscitare meno emozioni.

La rivista Focus ha riportato anche il commento di Theo Geisel, coordinatore dello studio. “Quando ero giovane ricordo di aver sconvolto il mio insegnante di musica e direttore dell’orchestra della scuola dicendogli che le composizioni di Mozart non mi entusiasmavano“ ha spiegato Geisel, che ora ha finalmente dato una spiegazione scientifica alle sue supposizioni.
“Ora che abbiamo misurato quantitativamente la variabilità di un pezzo musicale, ho capito perché preferivo Bach a Mozart” ha spiegato il coordinatore dello studio. Insomma, la ricerca scientifica sembra parlare chiaro, ma l’arte, come sappiamo, risponde a regole tutte sue e spesso totalmente incomprensibili. Indiscussa è la grandezza di Mozart ed è certo che, pur più “prevedibile”, in tanti continueranno a ritenerlo come uno dei loro compositori preferiti; i gusti personali sono, alla fine, sempre personali.